Nelle scorse settimane è stato approvato il DL Sostegni: una spesa per il sistema Italia di 32 miliardi complessivi, molti dei quali investiti in favore delle aziende che hanno subito un calo di fatturato nel corso della pandemia da Coronavirus.
I numeri relativi al calo di fatturato
Il primo punto del DL Sostegni riguarda gli interventi rivolti alle imprese: si allarga la forbice dei beneficiari superando la logica del Codice Ateco ed aprendo anche alle partite IVA.
È stato previsto, dunque, un contributo a fondo perduto per “i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro“.
Potranno ricevere questo contributo coloro che hanno subito un forte calo di fatturato nel biennio 2019 – 2020 pari al 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile a causa delle restrizioni imposte dal lockdown prima e dai DPCM sulle chiusure dopo. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.
L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata: secondo i termini stabiliti dal MISE, lo schema sarà
– 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
– 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
– 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
– 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
– 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
Quando e come richiedere i contributi
Nonostante si sia allargata la forbice dei beneficiari, non sono mancati gli appelli e le denunce sulle azioni previste: la CNA, ad esempio, proprio in questi giorni ha sostenuto che “aver mantenuto una soglia per poter accedere ai benefici è una ingiusta discriminazione nei confronti di migliaia di attività economiche. Sono molte, infatti, le imprese escluse dal DL Sostegni così come formulato e che, intanto, hanno subito tagli pesanti del fatturato pur al di sotto della soglia del 30%. Queste imprese non percepiranno alcun ristoro. Tuttavia l’abbassamento della soglia dal 33% al 30% ha ampliato la platea dei beneficiari di 13 punti, al 38% delle imprese con perdita di ricavi“.
In attesa di comprendere se cambierà qualcosa, per coloro che rientrano fra i beneficiari che hanno registrato un calo di fatturato pari al 30% possono da oggi presentare domanda attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate fino al 28 maggio 2021.
Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta, intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.