Terzo settore, Gaudino: “La ripartenza delle scuole sia un nuovo modello”
Dal Terzo Settore arriva l'appello affinché non si fermi la rete di collaborazione con le scuole e che queste acquisiscano un nuovo modello di "ripartenza", in particolare per gli alunni più fragili
Oggi c’è stata la ripartenza delle scuole in presenza dalla primaria alla prima media in Campania. Decisione difficile, dati i numeri della pandemia. Ma al contempo un risultato importante per l’educazione e la socializzazione dei ragazzi. In questi mesi di didattica a distanza bambini e ragazzi hanno vissuto molte difficoltà. Sia legate all’apprendimento delle discipline scolastiche, che di natura psicologica.
Il terzo settore è stato un tassello importante della macchina che ho provato a portare avanti la quotidianità degli studenti. Dal supporto tecnologico a quello psicologico. Sono state molte le realtà di imprenditoria sociale, associazionismo e volontariato che nell’ultimo anno hanno sostenuto o si sono, in alcuni casi, sostituite al pubblico.
Il ruolo del Terzo Settore nel corso della pandemia
Il terzo settore della Campania non abbandonerà i bambini, ragazzi ed istituzioni scolastiche in questa ripartenza. La mission del comparto è anche quella di accompagnare nella formazione e nella crescita i giovani. Per questo si propone di proseguire il lavoro di affiancamento alle scuole, avviato, con successo, dopo l’avvento della pandemia. Una fase di ripartenza che deve tenere conto delle difficoltà e dei ritardi riscontrati in questi mesi da molti studenti. Per questo il terzo settore della Campania si propone di affiancare ancora nei prossimi mesi le scuole e le istituzioni pubbliche nel ricostruire un percorso per i ragazzi in età scolare.
«Ripartenza come sinonimo di ridefinizione del sistema scolastico. L’emergenza da Covid-19 ci ha mostrato con chiarezza che bisogna andare oltre l’attuale organizzazione dell’offerta scolastica per diminuire le diseguaglianze. In questi mesi purtroppo le bambine e i bambini che vivono maggiori fragilità sono rimasti più indietro. Il terzo settore, insieme alle istituzioni scolastiche, deve continuare a svolgere quel ruolo di prossimità che gli permette di stare accanto agli alunni – in particolare ai più fragili – per colmare le distanze, sempre più marcate, tra i primi e gli ultimi. Una riflessione in particolare sugli studenti più grandi. Il tasso di abbandono scolastico in Campania è pari al 19 per cento. E dopo questa fase sarà senza dubbio maggiore. Per questo dobbiamo ripensare la scuola. Sia negli orari che nelle discipline. Investire maggiormente in azioni di accompagnamento e proposte formative attività che vadano incontro ai bisogni e alle competenze dei ragazzi stessi». A dirlo il Portavoce del Forum del Terzo Settore della Campania, Giovanpaolo Gaudino.