Anche la Regione Umbria ha deciso di puntare su innovazione, industria 4.0 e digitalizzazione con i bandi Small & Medium dedicati, rispettivamente, a startup o microimprese e a piccole medie imprese del tessuto locale. La dotazione finanziaria è di 4 milioni per bando: sarà possibile fare domanda a partire dal 28 maggio sulla piattaforma di Umbria Innova che aiuta ad accedere agli strumenti finanziari agevolativi previsti dalla Regione Umbria per favorire la ricerca, l’innovazione, la competitività delle PMI e gli investimenti “Green”.
Umbria Innova: il bando Small
Iniziamo con il primo bando di Umbria Innova: Small. In un comunicato stampa sono stati anticipati tutti i requisiti per accedervi: il bando è riservato a piccole imprese, micro imprese o startup del settore manifatturiero e del commercio, nonché agli artigiani, che seppur non operano in quei settori, appartengano a catene del valore con almeno un’impresa manifatturiera.
Verranno finanziati gli investimenti da 25.000 a 50.000 euro mirati a: digitalizzazione dei processi produttivi e organizzativi; digitalizzazione dei processi relativi ai rapporti di fornitura di beni e/o servizi; digitalizzazione dei processi relativi al rapporto con i clienti finali e all’export.
Il tipo di agevolazione concesso è un finanziamento, erogato da Gepafin, con una remissione del debito del 40%, tasso d’interesse dello 0,5%, preammortamento di 12 mesi e ammortamento di 60. Secondo il bando di Umbria Innova è previsto il rimborso completo dei digital assessment realizzati da Digital Innovation Hub (DIH), Competence Center (CC) o Punti Impresa Digitale (PID), inseriti nel portale del MISE Atlante i4.0.
Il digital assessment dovrà essere realizzato secondo parametri specifici dettagliati nel Bando, e sarà uno strumento utile alle imprese per comprendere il proprio livello di maturità digitale, i punti di forza e di debolezza nella propria strategia d’innovazione, le azioni da intraprendere per aumentare il livello di maturità e la coerenza del progetto con tali interventi. Tra le spese ammissibili da Umbria Innova, sono previste le spese di consulenza (per un massimo del 15% rispetto all’investimento) e le spese di formazione (per un massimo del 5% rispetto all’investimento). In questo modo le imprese potranno essere accompagnate da professionalità specialistiche, in grado di supportare il processo di riconversione dei processi produttivi in chiave digitale. Importante è l’inclusione tra le spese anche di abbonamenti per l’utilizzo di licenze e per i servizi di cloud computing.
Michele Fioroni, assessore della Regione Umbria allo Sviluppo Economico, Innovazione, Digitale e Semplificazione, ha commentato:
Crediamo fermamente che le micro e piccole medie imprese del nostro territorio possano riacquistare competitività a livello locale, nazionale e internazionale grazie alla digitalizzazione di processi produttivi e di canali commerciali. La Regione ha lanciato loro una sfida di medio-lungo termine e mira a spronarle ad acquisire quegli strumenti, come digital assessment, consulenze e formazione, che li accompagnino per definire al meglio proprie strategie 4.0.
Il bando Medium
Per quanto riguarda il bando di Umbria Innova rivolto alle PMI, parliamo di Medium: si apre sempre alle aziende operanti nel settore manifatturiero e del commercio, e agli artigiani, che appartengono a catene del valore con almeno un’impresa manifatturiera. Verranno finanziati gli investimenti da 50.000 a 150.000 euro e in questo caso, oltre ai progetti d’investimento in digital transformation, per Umbria Innova verranno considerati anche quelli mirati a introdurre le tecnologie in industria 4.0.
Il tipo di agevolazione concesso è un finanziamento, sempre erogato da Gepafin tasso d’interesse dello 0,5%, preammortamento di 12 mesi e ammortamento di 60. In questo caso la parte a fondo perduto arriverà al 35% del finanziamento, con una maggiorazione del 5% per aumento occupazionale e il rimborso completo del digital assessment.
Saranno sempre incluse le spese di consulenza e di formazione, così come quelle per l’utilizzo di licenze e di cloud computing. Sono state inoltre previste premialità in caso di assunzioni, realizzazione di digital assessment, imprese femminili, giovanili e per la sostenibilità ambientale. Particolarmente rilevante è anche la volontà di premiare i progetti effettivamente più meritevoli. Tra i criteri per la creazione della graduatoria un ruolo centrale è riservato infatti alla innovatività del progetto che verrà valutata da una Commissione composta anche dal Centro di Competenza Industria 4.0 MADE, tra i soggetti più accreditati a livello nazionale nel supporto alle imprese per la transizione digitale e 4.0.