Quattrocentoventi milioni di euro investiti nel venture capital in Italia durante i primi tre mesi del 2022, per un totale di 54 round di finanziamento, con una crescita dei capitali investiti pari al 35% rispetto al primo trimestre del 2021.
Questa la fotografia che emerge dal primo Osservatorio sul Venture Capital in Italia, realizzato da Cross Border Growth Capital, il primo advisor italiano specializzato in aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e scaleup, in collaborazione con Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e Pmi innovative.
Il peso del Venture Capital in Italia
Il report, che fotografa quanto accaduto nel mondo del venture capital italiano nel primo trimestre 2022, è stato presentato nel corso di un evento che si è tenuto oggi presso Le Village by CA Milano, che ha visto la presenza dei principali rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione italiano.
Dall’Osservatorio emerge che i round di finanziamento chiusi nel primo trimestre 2022 siano stati 54 (di cui 6 Serie A, 4 Serie B, 2 Serie C e 1 Serie D) e 10 le exit registrate. Senza considerare i capitali raccolti in forma di debito, gli investimenti complessivi ammontano a 420 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto al primo trimestre 2021. Considerando il numero di round per quarter, il primo trimestre 2022 ha registrato un dato di poco inferiore al trimestre precedente (63) e in linea con il terzo trimestre 2021 (55).
L’analisi quarter over quarter mostra invece come il Q1 2022 (420 milioni) e il Q3 2021 (547 milioni) abbiano nettamente superato i corrispondenti quarter nei cinque anni precedenti. In particolare, il primo trimestre 2022 ha registrato il secondo miglior risultato degli ultimi cinque anni, con 2 deal superiori ai 50 milioni (ScalaPay e Moneyfarm) e un ammontare medio raccolto pari a 7,8 milioni di euro.
Con riferimento alla tipologia dei round, i Serie B (228,7 milioni) pesano sul totale investito per una quota del 54%, dato che tuttavia risulta fortemente influenzato dal mega round di ScalaPay (pari a quasi la metà del totale raccolto nel quarter). In termini di numero di round, dopo essersi stabilizzati attorno ai 10 dal 2018 al 2020, i Serie B hanno toccato quota 19 nel 2021. Pur avendo raccolto meno dei Serie B, i Serie A costituiscono il vero zoccolo duro del totale investito grazie a una distribuzione più omogenea tra i round.
Nel Q1 2022, sono stati raccolti circa 73 milioni di euro (+13% rispetto al Q1 2021). Si è inoltre assistito a un considerevole aumento della dimensione media e mediana: la prima ha quasi raddoppiato le cifre del 2021, toccando 8,6 milioni; la seconda è cresciuta di quasi 3 volte, raggiungendo 8 milioni. Infine, i round Seed sono la tipologia più rappresentata (32 deal), con un taglio medio di poco superiore al milione di euro.
Chi va avanti
Considerando che l’Osservatorio di ricerca considera solo la parte raccolta in equity, primi cinque round del Q1 2022 risultano essere quelli di Scalapay (Serie B, 188,1 milioni), Moneyfarm (Serie D, 53 milioni), Planet Farms (Serie A, 30 milioni), Everli (Serie C, 22 milioni) e Kither Biotech (Serie B, 18,5 milioni). Approfondendo l’analisi per settori, Fintech si posiziona in testa con 253,5 milioni raccolti nel Q1 2022 in 9 round. Il Fintech italiano conferma la tendenza alla chiusura di round di dimensioni significative, in linea con gli altri mercati europei. Al secondo posto si trova il Food and Agriculture (53,5 milioni in 4 round), seguito dal Life Sciences (47,5 milioni in 7 round). Gli investimenti in questi tre macrosettori pesano per quasi l’85% del raccolto nel quarter.
“Siamo molto soddisfatti per la predisposizione del primo Osservatorio perché consci della necessità di produrre con regolarità dati di mercato certi ed affidabili. Con questo progetto ci prefiggiamo, assieme a Growth Capital, l’obiettivo di fornire su base trimestrale uno strumento utile per gli imprenditori e per gli investitori già attivi, e a rendere il nostro ecosistema sempre più attrattivo anche per gli operatori istituzionali ed internazionali“, spiega Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance.
“Dopo un 2021 che ha rappresentato l’anno record per il Venture Capital italiano, che con oltre 260 deal chiusi e oltre 1,2 miliardi di euro investiti aveva superato per la prima volta la soglia del miliardo di euro di raccolta, i numeri del primo trimestre 2022 ci dicono che l’Italia sta proseguendo nella crescita dell’intero comparto. I dati che emergono dall’Osservatorio indicano che anche se c’è ancora molto lavoro da fare, siamo sulla strada giusta per ridurre il gap che separa l’Italia da altri Paesi europei e far crescere un settore che risulta sempre più centrale per l’economia del Paese“, conclude Cerruti.
“Siamo orgogliosi di aver co-ideato con Italian Tech Alliance il primo Osservatorio trimestrale sul Venture Capital italiano, un importante momento di condivisione dei principali numeri, achievement e trend del settore. Come Growth Capital, siamo convinti che il VC italiano manterrà una forte crescita nel 2022, con una partecipazione sempre più importante di investitori esteri, alcuni dei quali al loro primo investimento nel nostro Paese. Ci aspettiamo, inoltre, sempre più exit utili ad accelerare lo sviluppo dell’ecosistema tramite il reinvestimento di risorse finanziare, esperienze e know-how”, commenta Fabio Mondini de Focatiis, Founder & ceo di Cross Border Growth Capital.