Tabacco, Campania eccellenza italiana

La British American Tobacco ha investito 30 milioni di euro per assicurarsi 7.000 tonnellate di tabacchi italiani: la metà viene dalla Campania.

Su 7.000 tonnellate acquistate, 3.500 vengono dalla Campania: è questo il dato emblematico di una produzione spesso ritenuta a torto marginale per l’economia della regione meridionale – quella del tabacco – che emerge da “Una filiera tabacchicola innovativa e sostenibile: BAT e il progetto Terraventura”.

BAT (acronimo di British American Tobacco) Italia, che per intenderci è l’azienda che commercializza alcuni dei più noti marchi internazionali di sigarette, ha infatti annunciato per il 2022, l’investimento di 30 milioni di euro per l’acquisto di 7.000 tonnellate di tabacchi di alta qualità, e di questi 3.500 provengono dalla Campania. Parliamo, stando ai dati snocciolati durante l’incontro ospitato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali a Roma, del 10% in più rispetto allo scorso anno, a fronte della medesima quantità di tabacco. Un modo – dichiarano da BAT – per “garantire un ulteriore supporto alle aziende agricole italiane, che affrontano oggi difficoltà senza precedenti legate soprattutto all’incremento dei costi energetici e delle materie prima agricole”.

ITALTAB premia la Campania: “Per noi territorio d’eccellenza”

La Campania è un territorio di eccellenza. In questa regione, sono, infatti, presenti 250 delle circa 400 aziende aderenti all’associazione, le quali danno lavoro a circa 4.000 lavoratori”. Lo afferma a margine dell’incontro l’ITALTAB, l’Organizzazione di Produttori di Tabacco, che anche quest’anno nel solco di un rapporto di lungo corso sarà chiamata a fornire il tabacco a BAT.

“In un momento congiunturale così complesso, la conferma dei volumi di acquisto con impegno finanziario crescente restituisce a noi operatori della filiera, un segnale di forte interesse di BAT Italia per la sostenibilità del tabacco italiano. Lavoro di qualità, cura dell’ambiente e innovazione fanno parte del bagaglio di conoscenze dei nostri tabacchicoltori, agricoltori altamente specializzati che grazie all’impegno di BAT Italia avranno la certezza di collocazione del prodotto con valori altamente competitivi”, ha commentato Emanuele Torresani, Vicepresidente di ITALTAB.

“Confidiamo – continua Torresani – nella determinazione delle Istituzioni Nazionali e locali per portare a termine nei prossimi mesi una strategia di lungo termine che incentivi gli investimenti delle Manifatture, così da garantire una maggiore stabilità per tutta la filiera”.

Per assicurare una transizione ordinata occorrono scelte politiche adeguate e condivise con tutti gli attori della filiera. Scelte che abbiano un orizzonte di lungo periodo e il duplice scopo di governare questa fase di grande trasformazione e di consentire nuovi investimenti in questo comparto, che è stato in grado di rinnovarsichiosa il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. Giansanti commenta poi l’indotto della filiera del tabacco come “un settore profondamente radicato sul territorio e importante per l’economia, con 2.000 aziende impegnate, che impiegano 50.000 addetti su una superficie di oltre 14.000 ettari”.

Il progetto Terraventura

Al centro dell’evento la presentazione del progetto Terraventura, call for ideas rivolta a startup e PMI innovative focalizzata sulla realizzazione di soluzioni per la promozione di una filiera più sostenibile.

Terraventura si rivolge a tutte quelle idee e progetti che propongano soluzioni agritech per rispondere a tre sfide principali, sintetizzate nelle tre distinte aree della call:

  1. Terraverde – sostenibilità; miglioramento dei processi in ottica di efficientamento idrico e energetico e azzeramento degli sprechi nella coltivazione e trasformazione del tabacco.
  2. Terrasmart – qualità della vita lavorativa; miglioramento della qualità e dell’efficienza del lavoro delle persone coinvolte nella coltivazione e trasformazione del tabacco.
  3. Terranuova – formazione e nuovi modelli di business; supporto degli imprenditori agricoli nei processi di formazione.

Startup e PMI innovative hanno tempo fino al 28 luglio 2022 per candidare i propri progetti sul sito https://www.terraventura.it/. Per individuare le realtà più interessanti, H-FARM Innovation attingerà inoltre alla rete di 4,5 milioni di startup attive in tutto il mondo, costruita in oltre 15 anni di esperienza nel settore e grazie al suo ruolo all’interno del GAN (Global Accelerator Network).

Dodici saranno i progetti selezionati entro settembre per accedere a una short list, ovvero quelli che meglio risponderanno ai requisiti identificati nelle 3 aree della call. I 12 progetti verranno successivamente presentati dalle startup durante un appuntamento dedicato, l’Innovation Day che si terrà a fine ottobre, dove BAT, ITALTAB e H-FARM selezioneranno i migliori 3 che, a dicembre, accederanno alla fase finale di Proof of Concept (PoC), ovvero di verifica di fattibilità nell’ottica di una implementazione nella filiera tabacchicola a partire dal 2023.

Exit mobile version