Vacanze in arrivo, come evitare le truffe sulle prenotazioni online
“Luglio, col bene che ti voglio…” cantava negli anni ’60 Riccardo Del Turco: si avvicinano le vacanze estive per molti italiani e, per chi è solito prenotare online case vacanza, b&b, campeggi e hotel, c’è sempre il rischio truffa dietro l’angolo.
Se sappiamo già cosa fare per tutelarci nel caso in cui il volo aereo venisse cancellato, la Polizia di Stato e AirBnB hanno diffuso suggerimenti e consigli anti-truffa e, soprattutto, salva vacanze. Il fenomeno delle truffe sulle prenotazioni delle vacanze, in effetti, ha riguardato il 65% degli italiani secondo i dati del rapporto Rapporto Censis-DeepCyber. E, attenzione: le truffe potrebbero riguardare non solo l’alloggio e la sistemazione, ma anche la violazione di dati sensibili personali e finanziari.
Come evitare le truffe durante le vacanze
Per chi si affaccia per la prima volta alle prenotazioni online, è utile saper riconoscere i tentativi di raggiro più diffusi per proteggersi ed evitare spiacevoli sorprese. Soprattutto perché, una volta partiti per le vacanze e lontani da casa, sarà più complicato – ma non impossibile – farsi aiutare.
Se, allora, siete fra quelli che organizzano in totale autonomia le vacanze estive, sappiate che potreste essere “facile preda” di malintenzionati:
“Con l’avvicinarsi del periodo estivo il numero delle persone che prenotano ed acquistano ‘in Rete’ viaggi e vacanze è in costante aumento – dichiara Ivano Gabrielli, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – complice anche la ricerca di offerte a bassissimo costo. Purtroppo non sempre queste attività risultano immuni da rischi, cosi come rilevato dalle segnalazioni di truffa pervenute al portale della Polizia Postale“.
“Talvolta – continua Gabrielli – si può cadere nella trappola di siti ‘civetta’ artatamente contraffatti o di singoli individui senza scrupoli, che pubblicizzano pacchetti vacanze a prezzi scontatissimi nascondendo vere e proprie truffe. Il nostro obiettivo è anche aiutare gli utenti a comprare in totale tranquillità indipendentemente dal proprio livello di informatizzazione. Per questo motivo abbiamo realizzato in collaborazione con Airbnb una guida online all’e-commerce sicuro con alcuni utili consigli e pratici suggerimenti per acquisti online senza problemi”.
Vediamo, allora, come proteggere le vacanze dai tentativi di truffa. Attenzione, quindi, a…
- la trattativa internazionale: un proprietario fittizio appena trasferitosi all’estero non può accogliervi di persona. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Inizierà così a richiedere documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto à la carte, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.
- il cambio di sito di prenotazione: l’host ha creato un annuncio su un sito di seconda mano, o immobiliare, ma non appena chiederete informazioni vi dirà di spostarvi da un canale all’altro; ad esempio proponendovi tramite l’app ufficiale di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Dopo alcune richieste di dettagli sul vostro arrivo, vi manderà un’altra e-mail informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto all’annuncio sul portale ma, avvisano Polizia e AirBnB, “si tratta di un sito clone“.
- la proposta indecente: anche in questo caso l’host ha creato da poco tempo un annuncio, sprovvisto di recensioni ma accattivante. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà anche un bello sconto. Dunque suggerisce di annullare la prenotazione e di trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, il truffatore sparirà.
I consigli per salvare le vacanze
Per non essere ingannati Polizia di Stato e Airbnb danno una serie di consigli. “Occhio a link condivisi via email o da altri siti – sottolineano – Diffidate da chi vi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari per poi portarvi su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio che condividano un link ad un sito fasullo. Occhio alle e-mail con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche. Le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’e-mail include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa”.
“Occhio ai siti-clone – è l’avvertimento – Per prenotare dal telefonino, utilizzate l’applicazione, scaricandola dallo store ufficiale e non attraverso la navigazione internet. Dal computer, assicuratevi che le pagine non abbiano un indirizzo strano e che sia presente l’icona del lucchetto“.
Inoltre, per evitare le truffe sulle prenotazioni delle vacanze, si consiglia: “non comunicate fuori dal sito – consigliano Polizia di Stato e Airbnb – Non comunicate via e-mail o attraverso Whatsapp e diffidate da chi vi propone di lasciare il portale per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti”.
L’invito è poi a leggere “l’annuncio con attenzione: un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Attenzione ad un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni”. “Airbnb non è un’agenzia immobiliare – continuano Polizia di Stato e Airbnb – Diffidate di chi vi dice di aver dato incarico al sito di mostrarvi la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest”.
“Non pagate mai direttamente con bonifico: se vi viene proposto di inviare una caparra, non fidatevi: è contrario ai termini del servizio. Pagate esclusivamente attraverso carta di credito sul sito e in nessun altro modo – si consiglia – Airbnb trattiene l’intera somma dalla vostra carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata”.
“Attenzione agli alloggi ‘esca’ – mettono in guardia Polizia di Stato e Airbnb – Se una volta arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale”.
In ogni caso, si consiglia sempre di rivolgersi alla Polizia Postale per ogni tipologia di truffa.