Legge di Bilancio 2023 approvata: con 35mld addio a RdC e legge Fornero, nuovi bonus per famiglie e imprese

Approvata la Manovra 2023: sono previste flat tax per Partite Iva e autonomi, nuovi bonus sull'energia e sui carburanti, l'aumento dei fringe benefit, l'aumento delle pensioni minime e il taglio dell'IVA sui tamponi. Al contempo, si dirà addio al Reddito di Cittadinanza e alla Legge Fornero

L’Italia ha il suo Bilancio 2023: nella tarda nottata il Consiglio dei Ministri, dopo oltre tre ore di riunione, ha approvato la tanto attesa Manovra relativa alle spese in bilancio per il prossimo anno.

I provvedimenti approvati il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, l’aggiornamento del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) e il decreto Misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti e sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi metereologici) verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022.

Sul piatto ci sono circa 35 miliardi: si tratta una Legge di Bilancio 2023 in realtà non scevra dagli strascichi del precedente Governo Draghi, ma con alcune novità. Vediamo quali.

Legge di Bilancio 2023, cosa cambia – economia

Gran parte delle risorse della Legge di Bilancio 2023 sono destinate al caro-energia e al contrasto all’inflazione dilagante e avvilente per famiglie e imprese: sono stati destinati a questa misura circa 21 miliardi, pari a più della metà delle risorse disponibili.

Nel dettaglio – viene spiegato – è confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, mentre viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per bar, ristoranti ed esercizi commerciali, che salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Il dicastero capitanato da Giancarlo Giorgetti ricorda che è già prevista dal decreto Aiuti quater la possibilità per le imprese di rateizzare fino a 36 mesi le bollette. Inoltre, per il comparto sanità sono previsti 1,4 mld per il 2022 e 500 milioni per il 2023, mentre per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, sono stanziati circa 3.1 miliardi complessivi”.

Sempre in materia economica, a partire dal primo gennaio del 2023 salirà il tetto al contante, come inizialmente previsto dal dl aiuti quater, con un ritocco al rialzo poi rimasto fuori dal provvedimento: “Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro”, si legge nella nota diffusa dal Mef al termine del Consiglio dei ministri.

In materia fiscale, viene estesa la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e Partite IVA: si tratta di una Flat tax incrementale per i lavoratori autonomi con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti: per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici.

Nella Legge di Bilancio, ha spiegato la premier Giorgia Meloni, “c’è la tassa piatta per i redditi incrementali, il 15% sul maggiore utile conseguito con soglia massima di 40mila euro. Una misura rivolta al ceto medio, non per un favore ai ricchi, ma per riconoscere valori e sacrifici”.

“C’è l’aumento della tassa piatta del 15 % per gli autonomi legata a 85mila euro di fatturato” e “per i lavoratori dipendenti una tassa piatta al 5% su premi di produttività fino a 3mila euro. Questa misura fa il paio con l’estensione dei fringe benefit già approvata”, ha aggiunto.

Inoltre, viene introdotta una proroga alle agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

Sul versante degli acquisiti, nella nuova Legge di Bilancio 2023 l’Iva è finalmente ridotta dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile (tampon tax). Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.

Per le imprese, viene sospesa la sospensione plastic e sugar tax , cioè le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. Inoltre, viene rifinanziato il Fondo Garanzia PMI con 1 miliardo per il 2023: il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione delle PMI in borsa).

Pensioni, reddito di cittadinanza e misure di welfare

Con la Legge di Bilancio 2023 inizia poi il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza: dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. Inoltre, è previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale che se si rifiuta decade il beneficio del reddito. Stessa sorte se si rifiuta la prima offerta congrua.

Diremo realmente addio al reddito di cittadinanza a partire dal primo gennaio 2024 ma, secondo le intenzioni del Governo, sarà sostituito da una nuova riforma. Con questo piano, è previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023 che finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione. Insomma, probabilmente non diremo addio allo Stato sociale, ma resta da vedere.

Per le famiglie più fragili è confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. 

Sul versante pensioni, la Legge di Bilancio 2023 mette uno stop alla legge Fornero e registra l’avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro, è stato poi rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.

Nella Legge di Bilancio 2023 è stata prorogata Opzione donna con alcune modifiche: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi. Opzione donna, si ricorda, è riservata a particolari categorie: Caregiver, lavori gravosi, disabili. Confermata anche l’Ape sociale per i lavori usuranti. Previsti anche aumenti sulle pensioni minime: “e pensioni minime saranno rivalutate del 120%, l’aumento maggiore in rapporto all’inflazione lo avranno le pensioni più basse. Tutte le pensioni fino a 2mila euro saranno rivalutate del 100%” ha spiegato Giorgia Meloni.

Nella Legge di Bilancio 2023 inoltre una misura importante è quella sul congedo parentale. Era retribuito al 30%, noi aggiunto un mese di congedo facoltativo ma retribuito all’80%, fino ai 6 anni di vita del bambino. Una scelta che introduce una specie di salvadanaio del tempo che le madri possono utilizzare in caso di difficoltà evitando di incorrere in situazione economiche difficili” ha spiegato in conferenza stampa la Premier Meloni.

L’Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per i disabili.

“Sono molto soddisfatta del lavoro fatto, per due ragioni fondamentali: primo, abbiamo scritto una legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa scelte politiche, in appena un mese abbiamo scritto una legge finanziaria che ricalca e racconta una visione politica” ha detto il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa, illustrando i contenuti della Legge di Bilancio 2023 approvata.

Exit mobile version