Per coloro che hanno richiesto il bonus 200 euro e non l’hanno ricevuto è arrivata una buona notizia: è stata aperta la procedura di riesame per le domande respinte o non accolte per l’indennità introdotta dal DL Aiuti.
Bonus 200 euro, le domande respinte
Facciamo però un passo indietro. Quando si parla di Bonus 200 euro ci si riferisce alla misura introdotta nei mesi scorsi che prevedeva, in vista del caro carburanti, un contributo unico nel mese di luglio per i lavoratori dipendenti che presentano una retribuzione annuale lorda inferiore ai 35mila euro l’anno e che hanno avuto diritto all‘esonero contributivo dello 0,8 per cento per almeno una mensilità nel primo quadrimestre 2022, come previsto dal comma 121 della Legge di Stabilità 2022 (legge 234/2021).
In caso di rapporto subordinato con più datori di lavoro, il Bonus 200 euro poteva essere erogato solo e soltanto da uno di questi.
Per i lavoratori autonomi, invece il bonus 200 euro veniva riconosciuto un po’ più tardi, dopo l’estate, ai lavoratori autonomi e i professionisti iscritti all’INPS, oltre chiaramente ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (giornalisti, avvocati etc.etc.). Per rientrare tra gli aventi diritto, è necessario che nel periodo d’imposta 2021 gli autonomi e i professionisti abbiano percepito un reddito complessivo inferiore o uguale ai 35.000 euro.
Tanto che ha ritardato l’erogazione del bonus 200 euro per i lavoratori autonomi che, ad un certo punto, è diventato bonus 350 euro: con il DL Aiuti Ter, infatti, è stato introdotto un nuovo bonus una tantum da 150 euro per tutte le tipologie di lavoratori, purché abbiano un reddito annuo lordo inferiore a ventimila euro.
Molti lavoratori, però, non hanno ancora ricevuto il bonus da 200 euro per qualche vizio nella domanda o qualche errore di base. Vediamo ora cosa c’è da sapere per porre rimedio alla situazione.
Come ottenere il bonus 200 euro se in riesame?
Per ottenere il bonus 200 euro sono state aperte le procedure per la richiesta di un riesame delle domande che sono state respinte relative all’indennità una tantum prevista dal Dl Aiuti.
L’esito delle domande e le relative motivazioni di reiezione sono consultabili sul sito dell’Inps, tramite il servizio denominato “Indennità una tantum 200 euro”, alla voce “Esiti”. L’esito dell’istruttoria automatizza è visibile sia da parte dei cittadini, previo accesso con le proprie credenziali al portale, sia da parte dei patronati.
L’utente può presentare richiesta di riesame accedendo alla sezione del sito da cui ha trasmesso la domanda (“Indennità una tantum 200 euro”). Per le istanze in stato di “Respinta” è infatti disponibile il tasto “Chiedi riesame”, che consente di inserire la motivazione della richiesta e – attraverso la funzione “Allega documentazione” – eventuali documenti a supporto. Si rimanda alla consultazione della circolare 73/2022 e del messaggio 4314/2022 per la verifica dei requisiti individuati dal Legislatore per ciascun profilo tra i potenziali beneficiari.
L’Inps precisa, infine, che i titolari di Naspi e Dis Coll per il mese di giugno 2022, per accedere all’indennità una tantum devono aver effettivamente percepito la prestazione di disoccupazione nel periodo indicato, come stabilito dall’articolo 32, comma 9, del decreto Aiuti. Analogamente, per l’indennità prevista dal Decreto Aiuti ter, cd. Bonus 150, gli stessi beneficeranno della prestazione nel mese di febbraio 2023 ove abbiano effettivamente percepito la disoccupazione a novembre 2022.