Dimenticate la logistica di un tempo, focalizzata prevalentemente sulla movimentazione fisica delle merci così come nell’immaginario collettivo. La logistica – e lo sa bene chi oggi opera nel settore – si configura sempre più come un sistema altamente dinamico e interconnesso, dove l’efficienza operativa non dipende più soltanto da processi ben progettati a monte ma dalla capacità di gestire in modo efficace un flusso continuo di informazioni in tempo reale.
Tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT) e la blockchain hanno rivoluzionato il settore fornendo strumenti che permettono alle aziende di ottenere visibilità end-to-end sulle proprie supply chain e di rispondere rapidamente alle variazioni del mercato. Intervenire immediatamente, e in maniera incisiva, è tutto e ogni secondo guadagnato può fare la differenza.
In questo nuovo paradigma la capacità di acquisire, analizzare e utilizzare i dati in tempo reale diventa il fattore chiave per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e mantenere un vantaggio competitivo nei confronti dei competitor. Insomma, la logistica del futuro sarà sempre più caratterizzata da un’integrazione perfetta tra automazione e analisi dei dati, creando catene di approvvigionamento sempre più resilienti, intelligenti e flessibili.
Ne discutiamo con Alessandro Tateo, CEO di Fortress Lab e esperto di sistemi integrati di logistica aziendale.
Alessandro Tateo, come sta cambiando la logistica?
“La logistica moderna è il risultato di un’evoluzione tecnologica che ha reso le catene di approvvigionamento molto più intelligenti e integrate. Oggi, non parliamo più solo di ottimizzazione dei processi interni, ma di una vera e propria gestione dinamica delle informazioni che permette alle aziende di adattarsi in tempo reale alle condizioni del mercato e alle esigenze dei clienti.
Le tecnologie chiave che stanno alimentando questa trasformazione sono l’Intelligenza Artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT) e la blockchain. L’AI consente di analizzare enormi quantità di dati e prendere decisioni in modo rapido e preciso. L’IoT, attraverso sensori intelligenti, permette di monitorare in tempo reale ogni fase della supply chain, dal magazzino al trasporto. Infine, la blockchain garantisce la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni e nei flussi informativi, un aspetto sempre più rilevante in un contesto di supply chain globale e interconnessa”.
Cosa vuol dire “gestire le informazioni”?
“Se un tempo la sfida era avere dati disponibili, oggi questo è dato per assunto. La vera sfida è saperli interpretare e sfruttare in modo tempestivo, quasi istantaneo. La capacità di raccogliere e processare dati in tempo reale permette di ottimizzare decisioni strategiche e operative in modo continuo, migliorando non solo l’efficienza, ma anche la reattività del sistema logistico.
Ad esempio, il nostro WMS proprietario sta integrando motori AI per analizzare in tempo reale i dati relativi alla domanda dei prodotti, ottimizzando la disposizione delle scorte in magazzino e riducendo così i tempi di picking. Inoltre, grazie all’IoT possiamo monitorare costantemente la localizzazione e le condizioni delle merci durante il trasporto, prevenendo potenziali problemi e migliorando l’accuratezza delle consegne. Questo tipo di gestione dinamica delle informazioni riduce i costi operativi, limita gli sprechi e, soprattutto, garantisce una maggiore soddisfazione del cliente”.
Questo “futuro” sembra prerogativa delle grandi aziende. Ne trarranno vantaggio anche le nostre piccole e medie imprese?
“Assolutamente. Le PMI possono trarre enormi benefici dall’adozione di tecnologie avanzate, anzi. Si può dire che più avanzano le tecnologie più sono alla portata di tutti. Grazie al cloud e a soluzioni modulari, termini ormai noti e padroneggiati anche dalle imprese meno grandi, oggi è possibile accedere a piattaforme di gestione avanzate senza dover investire in infrastrutture costose. Questo rende le tecnologie come AI, IoT e blockchain accessibili anche per realtà più piccole, che possono così migliorare la loro efficienza operativa e aumentare la loro competitività”.
È così facile?
“Sì, se si è aperti al cambiamento. Le sfide per le aziende che abbracciano questa rivoluzione riguardano principalmente la formazione del personale e la gestione del cambiamento organizzativo. Non si tratta solo di implementare nuovi strumenti tecnologici ma di cambiare il modo in cui si lavora e si prendono decisioni. Inoltre, è fondamentale che le PMI scelgano partner tecnologici in grado di fornire supporto lungo tutto il processo di digitalizzazione, affinché possano integrare queste tecnologie in modo efficace e sostenibile”.
Guardando al futuro, quali evoluzioni prevede nel settore della logistica e quale impatto avranno queste tecnologie?
“Nel futuro della logistica vedo supply chain sempre più autonome, in cui l’AI, l’IoT e la blockchain lavoreranno in sinergia per creare sistemi ancora più resilienti, flessibili e trasparenti. L’AI sarà sempre più utilizzata per prevedere la domanda, ottimizzare le rotte di trasporto e gestire in modo dinamico le risorse, mentre l’IoT permetterà un monitoraggio in tempo reale ancora più dettagliato, migliorando la sicurezza e la qualità del servizio.
La blockchain, dal canto suo, diventerà lo standard per garantire la tracciabilità e la trasparenza dei flussi di informazioni e delle transazioni lungo tutta la supply chain. Questo ridurrà drasticamente i rischi di frodi, errori e inefficienze, creando un ambiente di fiducia tra i vari attori della catena logistica.
Nel lungo termine, prevedo che queste tecnologie diventeranno fondamentali per creare supply chain più sostenibili, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza energetica, un tema sempre più rilevante per le aziende di tutto il mondo”.
Quale consiglio darebbe alle PMI che stanno pianificando la loro digitalizzazione nel settore logistico?
“Il consiglio principale è di approcciare la digitalizzazione come un percorso graduale e strategico. Non è necessario fare tutto subito, ma è importante iniziare da aree che possono offrire risultati tangibili a breve termine, come la gestione del magazzino o l’ottimizzazione delle rotte di trasporto. È essenziale avere una visione chiara di dove si vuole arrivare, ma anche la flessibilità per adattarsi e crescere man mano che si acquisiscono competenze e capacità.
Inoltre, è cruciale affidarsi a partner tecnologici che possano fornire supporto completo, dalla scelta delle soluzioni tecnologiche alla loro implementazione, fino alla formazione del personale. La digitalizzazione non è solo una questione di tecnologia, ma di strategia aziendale e cultura organizzativa. Solo con il giusto mix di strumenti e competenze le PMI potranno trarre il massimo vantaggio dalle opportunità offerte dalla trasformazione digitale”.