Le startup italiane si trovano spesso a dover affrontare sfide legate alla protezione delle proprie innovazioni. Per rispondere a questa esigenza, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha lanciato i “voucher per l’innovazione – Voucher 3i”, stanziando 9 milioni di euro per supportare le giovani imprese nell’accesso a consulenze sulla proprietà intellettuale.
Cosa sono i voucher per l’innovazione?
Questi incentivi consentono alle startup di coprire parte dei costi per servizi specialistici, come la registrazione di brevetti, marchi e design industriali. Nello specifico, i voucher finanziano fino all’80% delle spese, con un massimo di 80.000 euro per impresa. I servizi ammissibili includono:
- Consulenze tecniche e legali sul deposito di brevetti.
- Studi di fattibilità e analisi di mercato per la valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale.
- Supporto nelle pratiche amministrative per ottenere le certificazioni necessarie.
L’obiettivo è garantire che le startup possano proteggere i propri asset intangibili, evitando rischi di imitazione o contraffazione, e aumentare il valore delle loro innovazioni agli occhi degli investitori.
Requisiti e modalità di accesso
Per beneficiare della misura, le startup devono rispettare determinati requisiti:
- Essere iscritte come startup innovative nel registro speciale delle imprese.
- Non avere già usufruito di incentivi analoghi.
- Dimostrare l’utilizzo strategico dei fondi richiesti.
Le domande devono essere presentate attraverso una piattaforma digitale, dove le aziende possono caricare documenti relativi ai servizi richiesti e al progetto da proteggere.
Un incentivo per crescere
Secondo recenti studi, la proprietà intellettuale è una leva cruciale per il successo delle startup: brevetti e marchi non solo proteggono le innovazioni, ma aumentano anche la capacità di attirare investimenti e partnership strategiche. Tuttavia, in Italia, il numero di startup che registrano brevetti è ancora limitato, spesso a causa di costi elevati e scarsa conoscenza delle opportunità disponibili.
Questo voucher rappresenta un’opportunità concreta per colmare questo divario, fornendo alle imprese gli strumenti necessari per strutturare un piano di crescita sostenibile e competitivo.
Un passo verso il futuro
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di misure per sostenere il tessuto imprenditoriale italiano, puntando su innovazione e sostenibilità. Con questi fondi, il Ministero intende promuovere la creazione di un ecosistema che valorizzi le idee e le trasformi in vantaggi concreti, garantendo al tempo stesso protezione legale e riconoscibilità sul mercato.
Il “voucher per l’innovazione” rappresenta non solo un aiuto economico, ma anche un segnale della volontà del Governo di investire nelle startup come motore di sviluppo e progresso. Una misura che guarda al futuro, dando valore alle idee di oggi.
Voucher innovazione: come richiederlo
Dalle ore 12.00 del 10 dicembre 2024, i soggetti interessati potranno presentare le domande tramite la piattaforma online di Invitalia che gestisce la misura per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica, disponibile nell’apposita sezione “Voucher 3I – investire in innovazione” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – Invitalia, dalle ore 12.00 alle ore 18.00 del giorno 10 dicembre 2024 e dalle ore 9.00 alle ore 18.00 dei giorni lavorativi successivi, fino a esaurimento delle risorse disponibili.
I servizi di consulenza finanziati
Tramite il “Voucher 3I” sarà possibile acquisire, in particolare, i seguenti servizi di consulenza forniti dai professionisti iscritti negli elenchi gestiti dal Consiglio nazionale forense e dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale:
- verifica della brevettabilità dell’invenzione e ricerche di anteriorità preventive;
- stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi;
- deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.
L’importo dell’agevolazione sarà concesso in regime “de minimis”, nelle misure di 1.000, 3.000 e 4.000 euro + Iva.