Editoriale

AI, cloud, blockchain: tu sai come raccontarli alla nonna?

La giornalista e consulente di Digital PR per scaleup e startup innovative, Rita Maria Stanca: “Ogni impresa innovativa dovrebbe chiedersi: ‘Se raccontassi la mia tecnologia a un bambino o a mia nonna, capirebbero il valore che offro?’ Se la risposta è no, c’è ancora lavoro da fare.”

In Italia, oltre un terzo degli adulti non è in grado di comprendere testi lunghi e articolati o di effettuare calcoli complessi, secondo la recente indagine sulle competenze degli adulti PIAAC-OCSE . Dati alla mano, stando al rapporto,  in Italia il 35% degli adulti ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al Livello 1 nella “literacy”, rientrando nella categoria degli analfabeti funzionali.

L’istantanea immortalata dalla survey, sottolinea l’importanza di una comunicazione chiara e accessibile nel settore tecnologico, per coinvolgere efficacemente un pubblico con competenze variegate ed una sfida cruciale per le imprese tecnologiche:  comunicare l’innovazione in modo che sia disruptive per tutti.

Le aziende che sapranno parlare al cuore (e non solo alla mente) delle persone guideranno il futuro dell’innovazione – spiega Rita Maria Stanca (in foto), giornalista esperta di innovazione e mercato del lavoro, nonché consulente Digital PR per imprese, scaleup e startup innovative. – Tradurre il linguaggio tecnico in storie che parlano a tutti è la chiave per trasformare l’innovazione in successo.

Da tech jargon allo storytelling: il potere delle parole tra AI e creatività umana

Le aziende più visionarie stanno riscrivendo le regole della comunicazione, trasformando la complessità in narrazioni avvincenti. Il segreto? Rendere la tecnologia umana, concreta e immediata. Ma come comunicare in modo chiaro ed efficace concetti complessi, evitando il cosiddetto tech jargon, ossia il linguaggio tecnico e specializzato utilizzato dagli esperti, spesso incomprensibile per chi non ha una conoscenza approfondita di quel campo?

Rita Stanca 1 1 1 | F-Mag AI, cloud, blockchain: tu sai come raccontarli alla nonna?

Pensiamo all’intelligenza artificiale: raccontarla come un assistente personale intelligente è molto più efficace che elencare specifiche tecniche – continua Stanca. – La blockchain? Un libro mastro digitale immutabile. Il cloud? Un hard disk infinito sempre disponibile. Sono esempi di come le parole giuste possano abbattere le barriere e coinvolgere anche chi non è esperto.”“Non basta avere un prodotto rivoluzionario – conclude Stanca. – Bisogna farlo vivere attraverso una narrazione efficace. Ogni impresa innovativa dovrebbe chiedersi: ‘Se raccontassi la mia tecnologia a un bambino o a mia nonna, capirebbero il valore che offro?’ Se la risposta è no, c’è ancora lavoro da fare.

Narrazione immersiva e semplice, l’equilibrio tra AI, creatività ed empatia umana

In un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, comunicare l’innovazione richiede un delicato equilibrio tra l’intelligenza artificiale, la creatività e l’empatia umana. L’AI è una potente alleata, ma per arrivare al cuore del pubblico è fondamentale presentarla non come una semplice macchina, ma come un’estensione delle capacità umane. Ecco 6 suggerimenti per comunicare efficacemente l’innovazione, toccando le corde più profonde della nostra umanità.

Umana, non solo artificiale – l’intelligenza artificiale è sinonimo di progresso, ma per risultare realmente efficace deve essere percepita come un complemento del nostro essere umano. È fondamentale raccontare storie che mostrano come l’AI migliori la vita quotidiana, potenziando la creatività, facilitando il lavoro e promuovendo connessioni autentiche tra le persone.

Narrazione immersiva e coinvolgente – lo storytelling esperienziale è la chiave per rendere la tecnologia comprensibile e coinvolgente. Non basta spiegare cosa fa una macchina: bisogna raccontare come quella tecnologia cambi concretamente la vita delle persone, con esempi reali, casi di successo e testimonianze genuine.

Il linguaggio della semplicità – troppo spesso l’innovazione è associata a linguaggio tecnico che può risultare incomprensibile. Per raggiungere un pubblico ampio, è fondamentale adottare metafore, analogie e immagini che trasformino concetti complessi in idee facili da comprendere, rendendo l’innovazione accessibile a tutti.

Creatività: il ponte tra AI ed emozioni – la creatività è l’elemento che unisce la tecnologia e le emozioni umane. Integrare elementi creativi nei contenuti – attraverso visual storytelling, video coinvolgenti e design accattivante – aiuta a comunicare messaggi che restano impressi nella memoria e suscitano emozioni autentiche.

Empatia e ascolto attivo – un’azienda innovativa deve essere pronta a dialogare attivamente con il suo pubblico. I social media, i forum e gli eventi sono strumenti cruciali per raccogliere feedback, rispondere alle domande e coinvolgere la comunità nel processo di innovazione. L’ascolto attivo crea un legame più forte e autentico con il pubblico.

Valori e impatto sociale – l’innovazione tecnologica deve essere accompagnata da un forte impegno etico. È fondamentale comunicare il valore sociale dell’AI, puntando su temi come la sostenibilità e l’inclusione. Un messaggio che enfatizza l’impatto positivo della tecnologia sulla società contribuisce a costruire fiducia e connessione emotiva con il pubblico.

Le aziende che sapranno parlare al cuore (e non solo alla mente) delle persone guideranno il futuro dell’innovazione. La tecnologia è affascinante, ma la vera rivoluzione è saperla raccontare.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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