Piccolo Galileo 2025: i vincitori della terza edizione del premio per la divulgazione scientifica ai più giovani

I libri “Blob”, “Rotte del mare” e “Prendere il sole, prendere aria” ricevono, tra oltre 100 opere candidate, il riconoscimento dedicato alla divulgazione scientifica tra i giovani e i giovanissimi. Menzione speciale per “Di corvi e cornacchie” di Britta Teckentrup

Una competizione serrata, tre giurie coinvolte e centinaia di giovani lettori chiamati a votare. La terza edizione del Premio Piccolo Galileo, riconoscimento dedicato alla letteratura scientifica per bambini e ragazzi, ha incoronato i suoi vincitori nella giornata conclusiva dell’evento, tenutasi per la prima volta a Milano, nella prestigiosa cornice del Museo di Storia Naturale.

Dopo mesi di selezioni, il verdetto finale è stato affidato a studenti delle scuole milanesi, che hanno espresso le loro preferenze in base alle presentazioni degli autori finalisti. Ecco i titoli che si sono aggiudicati il premio nelle tre categorie in gara:

Un premio che avvicina i giovani alla scienza

Organizzato dal Gruppo Pleiadi, realtà attiva nella divulgazione scientifica da oltre dieci anni, il Premio Piccolo Galileo nasce con l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi alle materie STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica), contrastare l’abbandono scolastico e promuovere la lettura come alternativa all’iperconnessione digitale.

Il format prevede un processo di selezione articolato in tre fasi: una Giuria scientifica individua le opere finaliste, una Giuria di ragazzi (30 giovani lettori) le valuta e infine il Pubblico di studenti decreta i vincitori con un ultimo voto durante l’evento finale.

Quest’anno il premio ha cambiato sede, lasciando Padova per trasformarsi in un evento itinerante che toccherà diverse città italiane. La prossima destinazione? Ancora da svelare, ma le candidature sono già aperte.

“Il Piccolo Galileo nasce per coltivare la curiosità, perché è dalla curiosità che nasce il futuro”, ha dichiarato Alessio Scaboro, direttore del premio e presidente di Gruppo Pleiadi. “I libri di scienza aprono mondi, accendono la voglia di scoprire e quest’anno, grazie alla collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Milano, abbiamo rafforzato il legame tra divulgazione, editoria e bambini in una città che guarda al domani”.

Per Chiara Di Benedetto, presidente della Giuria scientifica, il premio dimostra “quanto sia fertile il panorama editoriale per ragazzi e quanto i libri possano essere potenti veicoli di conoscenza. Non a caso, come si legge in Blob, uno dei titoli vincitori: «L’unione fa la conoscenza»”.

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