La sostenibilità negli stadi non è più un concetto astratto, ma una necessità sempre più concreta e realizzabile grazie all’innovazione tecnologica. In questo contesto si inserisce la partecipazione di JustonEarth, startup innovativa specializzata nel monitoraggio ambientale tramite Intelligenza Artificiale, al progetto “One Mission, One Planet”, promosso da Marevivo in collaborazione con BAT Italia e Udinese Calcio.
L’iniziativa si propone di affrontare le sfide ambientali all’interno del Bluenergy Stadium di Udine, con l’ambizioso obiettivo di trasformarlo in un esempio virtuoso di sostenibilità nel settore sportivo. Grazie alle più avanzate tecnologie di monitoraggio e analisi dei dati, il progetto non si limita a misurare l’impatto ambientale degli eventi sportivi, ma propone soluzioni concrete per ridurre l’impronta ecologica delle attività che si svolgono all’interno dello stadio.
Un gemello digitale per un nuovo modello di gestione sostenibile
JustonEarth ha sviluppato un sistema avanzato di monitoraggio ambientale, che raccoglie ed elabora dati in tempo reale attraverso l’Intelligenza Artificiale. Questo sistema consente di creare un “gemello digitale” dello stadio, un modello interattivo e dinamico che va oltre la semplice rappresentazione dello spazio fisico:
- Descrive la realtà, restituendo un quadro dettagliato dell’impatto ambientale generato da ogni evento sportivo;
- Interpreta i dati, individuando schemi e criticità legati alla produzione di rifiuti e alle emissioni di CO2;
- Simula scenari futuri, permettendo di prevedere in anticipo il comportamento dei tifosi e di adottare strategie mirate per la gestione sostenibile dello stadio.
“Abbiamo digitalizzato il comportamento dei tifosi, simulando con un’accuratezza del 98,3% i punti critici per l’abbandono dei rifiuti”, spiega Massimiliano Agata, CTO di JustonEarth. “Questo è possibile grazie a un’integrazione di tecnologie avanzate, tra cui Machine Learning, Deep Learning, Computer Vision e GIS (Geographic Information System).”
Littering e CO2: anticipare i problemi per ridurre l’impatto ambientale
L’inquinamento da rifiuti (littering) e le emissioni di anidride carbonica rappresentano due delle principali sfide ambientali legate agli eventi sportivi. Gli stadi, con la loro capacità di ospitare migliaia di persone, generano una quantità significativa di rifiuti in tempi molto brevi, con un impatto che spesso supera la capacità di gestione tradizionale.
Il progetto “One Mission, One Planet” si concentra proprio su questi aspetti, utilizzando il sistema sviluppato da JustonEarth per prevedere le aree dello stadio più soggette alla produzione di rifiuti e alle emissioni di CO2. Grazie a questa analisi predittiva, è possibile:
- Ottimizzare il posizionamento dei contenitori per la raccolta differenziata, rendendoli più accessibili e visibili nei punti strategici individuati dal sistema;
- Migliorare la gestione dei rifiuti post-evento, pianificando con precisione gli interventi di pulizia per massimizzare l’efficienza delle operazioni;
- Ridurre le emissioni di CO2, adottando misure mirate per ottimizzare la logistica e l’energia consumata all’interno dello stadio.
“Il vantaggio principale del nostro approccio è che non si limita a correggere il problema dopo che si è verificato, ma lo anticipa”, sottolinea Agata. “Più che un semplice strumento tecnologico, è una strategia di innovazione sostenibile che può avere un impatto concreto su un settore che ha un’enorme visibilità e una grande responsabilità ambientale.”
Verso stadi sempre più sostenibili: il ruolo della tecnologia nella transizione ecologica
La sostenibilità negli stadi non è solo una questione ambientale, ma anche un’opportunità per promuovere una cultura più responsabile tra i tifosi e gli operatori del settore. La tecnologia sviluppata da JustonEarth non solo fornisce strumenti di analisi avanzata, ma aiuta anche a sensibilizzare il pubblico, rendendolo parte attiva di un cambiamento necessario.
Il Bluenergy Stadium di Udine rappresenta un caso di studio che potrebbe fare scuola a livello nazionale e internazionale. Se questo modello venisse applicato su larga scala, gli impatti positivi sarebbero significativi:
- Riduzione dell’inquinamento negli eventi sportivi, grazie a strategie di gestione mirate;
- Miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti, con l’ottimizzazione delle risorse utilizzate;
- Sensibilizzazione del pubblico, che diventa parte integrante della transizione ecologica.
JustonEarth, attraverso questa iniziativa, ribadisce la propria filosofia: “misurare significa comprendere, comprendere significa evolvere”, consolidando la visione che la transizione ecologica non è solo una sfida politica ed economica, ma una vera e propria rivoluzione tecnologica.
Grazie al suo impegno nell’innovazione sostenibile, la startup contribuisce alla creazione di stadi più smart, efficienti e rispettosi dell’ambiente, dimostrando che la tecnologia può essere un alleato fondamentale per rendere il mondo dello sport un esempio di responsabilità ecologica.