Interviste

L’innovazione? È l’integrazione tra dati, automazione e fattore umano. Parola di esperta

"L'integrazione tra BI e ERP diventa cruciale, poiché non si tratta solo di ottimizzare i processi con automazione, ma di fornire ai decision-maker strumenti che li supportino nel prendere decisioni più personalizzate, sostenibili e incentrate sull'utente finale"

Con l’introduzione del paradigma di Industria 5.0 assistiamo ad un cambiamento radicale nel modo in cui le tecnologie vengono utilizzate in azienda: mentre nel recente passato l’attenzione è stata rivolta principalmente all’automazione e alla raccolta dei dati, adesso i tempi sono maturi per un nuovo balzo in avanti. La vera innovazione, in altre parole, consiste nell’integrazione tra l’automazione avanzata, l’analisi dei dati e il fattore umano nel processo decisionale.

In questo coacervo, la Business Intelligence (BI) e i sistemi ERP erano già diventati pilastri fondamentali per la trasformazione digitale delle organizzazioni; adesso però, con i dettami dell’Industria 5.0 e l’evoluzione-rivoluzione che questa comporta, la connessione tra dati, automazione e capacità decisionale umana ha acquisito un’importanza centrale.

Questo connubio permette non solo di ottimizzare i processi, ma di prendere decisioni più intelligenti e orientate al futuro, con un maggiore impatto strategico e personalizzato. Il “come” e il “perché” lo abbiamo chiesto all’ingegner Daniela Ruggiero, PMO di Fortress Lab e consulente senior in ambito ERP, che ci ha chiarito come l’integrazione della BI con gli ERP sta rivoluzionando il processo decisionale, permettendo alle aziende di anticipare le tendenze, migliorare l’efficienza e personalizzare le operazioni.

Facciamo un passo indietro: che ruolo ha la Business Intelligence (BI) nel contesto decisionale delle organizzazioni moderne?
La Business Intelligence è diventata una componente essenziale per la trasformazione digitale delle aziende. Oggi, la capacità di raccogliere, elaborare e analizzare grandi volumi di dati in tempo reale è fondamentale per guidare decisioni basate su evidenze oggettive. La BI non è più semplicemente un supporto al reporting, ma uno strumento strategico per creare insight predittivi e prescrittivi. Questo consente alle organizzazioni di adottare un approccio data-driven, riducendo la dipendenza dalle intuizioni o dalle esperienze pregresse. Ho recentemente coordinato un’iniziativa in cui abbiamo integrato BI avanzata in un sistema ERP, il che ha portato a un’accelerazione delle decisioni del 30% e, cosa più importante, a un aumento della qualità e dell’intelligenza delle decisioni”.

Parlando di ERP, allora, in che modo l’integrazione con la BI può trasformare il processo decisionale aziendale?
L’ERP, di per sé, fornisce una struttura operativa centralizzata per gestire le risorse aziendali, ma senza una corretta integrazione con la BI, i dati spesso rimangono confinati in silos funzionali. L’integrazione della BI all’interno di un sistema ERP eleva la funzione di quest’ultimo, trasformandolo da uno strumento di monitoraggio e controllo a una piattaforma decisionale di alto livello. La BI consente di analizzare i dati transazionali dell’ERP in tempo reale, generando previsioni basate su modelli avanzati di machine learning e time series analysis. Questo significa che le aziende non solo reagiscono ai dati storici, ma possono anticipare scenari futuri, ottimizzando la supply chain, migliorando la gestione del capitale umano e affinando le strategie commerciali”.

Come si collega questa evoluzione con i principi dell’Industria 5.0?
Chiariamo una cosa: Industria 5.0 rappresenta un cambiamento di paradigma rispetto all’Industria 4.0, che era principalmente incentrata sull’automazione e sulla digitalizzazione dei processi. L’Industria 5.0, infatti, punta a un equilibrio tra tecnologia e intelligenza umana, dove i dati non sono solo elaborati dalle macchine, ma interpretati per prendere decisioni che tengano conto di intuizioni, creatività e fattori sociali.

In questo contesto, l’integrazione tra BI e ERP diventa cruciale, poiché non si tratta solo di ottimizzare i processi con automazione, ma di fornire ai decision-maker strumenti che li supportino nel prendere decisioni più personalizzate, sostenibili e incentrate sull’utente finale. La BI, abilitata da tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), permette una convergenza tra le capacità computazionali delle macchine e il giudizio umano, creando un ecosistema in cui le decisioni aziendali sono il risultato di una sinergia fra dati e intuizione”.

Quali sono i benefici concreti che hai osservato in un approccio ERP-BI integrato all’interno di una strategia orientata all’Industria 5.0?
I benefici sono molteplici. Prima di tutto, l’ottimizzazione del processo decisionale attraverso la disponibilità di dati in tempo reale permette una risposta più rapida e precisa alle dinamiche di mercato. Abbiamo osservato un miglioramento non solo nella rapidità del processo decisionale – che, come accennato, è aumentato del 30% – ma anche nella sua qualità. La possibilità di anticipare la domanda, migliorare la gestione del magazzino e personalizzare le offerte per i clienti ha portato a un miglioramento significativo della customer experience e della retention. In un contesto di Industria 5.0, queste capacità sono critiche: la personalizzazione, la flessibilità e l’efficienza sono determinanti per mantenere un vantaggio competitivo in un mercato sempre più volatile”.

Quali sono, a suo avviso, le principali sfide che le aziende dovranno affrontare nell’adozione di queste tecnologie avanzate, specialmente in relazione ai sistemi ERP e BI?
Una delle principali sfide riguarda la gestione della complessità. L’integrazione di BI avanzata con un ERP richiede un’infrastruttura tecnologica robusta, competenze tecniche avanzate e, soprattutto, un cambio di mentalità a livello organizzativo. Spesso le aziende sottovalutano l’importanza di avere una cultura orientata ai dati. Avere strumenti tecnologici potenti non basta: è fondamentale formare il personale e sviluppare un approccio basato su una governance solida dei dati. Inoltre, l’adozione di modelli predittivi e di machine learning richiede un monitoraggio continuo e la capacità di adattare rapidamente le strategie aziendali. In un contesto Industry 5.0, sarà cruciale trovare un equilibrio tra l’automazione e il coinvolgimento umano nel processo decisionale”.

Come vede il futuro della Business Intelligence e dell’ERP nell’ambito dell’Industria 5.0?
“Nel futuro ci sarà una sempre maggiore convergenza tra BI, ERP e tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’edge computing. I sistemi ERP diventeranno sempre più “intelligenti”, in grado non solo di raccogliere dati, ma di processarli e renderli immediatamente utilizzabili. Allo stesso tempo, la BI evolverà da un approccio descrittivo e diagnostico a uno realmente predittivo e prescrittivo, consentendo alle aziende di prendere decisioni non solo più rapide, ma anche più informate e sostenibili. Nell’Industria 5.0, l’intelligenza artificiale e la BI lavoreranno a stretto contatto con l’intuizione e la creatività umana, trasformando radicalmente il modo in cui le aziende operano e competono”.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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