Innovazione

Altro che… Nemesi: l’innovazione di Leonardo riparte da Pomigliano e Nola (NA)

La provincia napoletana torna protagonista di un futuro sostenibile e innovativo: a dare nuovo smalto ad un territorio storicamente industrializzato è Nemesi, il nuovo progetto di Leonardo. Nemesi – acronimo di New Engineering & Manufacturing Enhanced System Innovation – apre le porte alla fabbrica digitale: le così dette industrie dedicate alle aerostrutture stanno diventando delle smart factory attraverso un avanzato processo industriale basato su digitalizzazione, automazione e l’applicazione di tecnologie innovative, seguendo il paradigma di Industria 4.0.

Nemesi, quando il “nemico” è stare fermi

L’obiettivo ambizioso di NEMESI è ridefinire il concetto stesso delle strutture aeronautiche, mirando a trasformare i siti partenopei in un centro di eccellenza per la produzione di aerostrutture per velivoli regionali come l’ATR e, prospetticamente, per vari modelli di velivoli a fusoliera stretta, tra cui l’Airbus A321. Questo progetto si basa su criteri avanzati di digitalizzazione e automazione produttiva, promettendo un’ottimizzazione dei processi che influenzerà positivamente anche la logistica e la supply chain.

Le tre iniziative principali di NEMESI sono la modellizzazione 3D, l’automazione della linea di assemblaggio e la digitalizzazione dell’intero processo industriale. Nel dettaglio, infatti, la modellizzazione in 3D inizia con la digitalizzazione completa dei dati e delle informazioni di progetto, passando dai disegni 2D attuali a modelli 3D completi della fusoliera. Questo processo crea un gemello digitale che non solo ridurrà i tempi e i costi di progettazione ma contribuirà anche a un processo industriale più flessibile. Attualmente, a Pomigliano d’Arco, la prima fusoliera nella nuova linea NEMESI è già in produzione.

L’automazione della linea di assemblaggio, invece, coinvolge l’utilizzo di nuove macchine robotiche per foratura, rivettatura e altre attività specifiche. Questa automazione selettiva mira a ridurre il tempo di produzione, eliminare inefficienze tecniche e migliorare la qualità, consentendo al contempo maggiore flessibilità produttiva. Il processo si concentra sulla centralità dell’individuo, migliorando le condizioni di lavoro e consolidando nuove competenze, dove l’operatore diventa un manager del processo produttivo automatizzato.

NEMESI prevede la completa digitalizzazione del processo industriale, con l’uso di strumenti virtuali e Intelligenza Artificiale. Questo aprirà la strada al controllo automatico delle non conformità delle fusoliere e garantirà una maggiore efficienza del controllo qualità attraverso database e sistemi di tracciabilità delle rilavorazioni. La realtà virtuale e aumentata fornirà assistenza remota e training virtuale on the job.

Dispositivi tecnologici come tablet e totem monitoreranno la produzione, identificando e misurando non conformità, accelerando le attività degli operatori con istruzioni di lavoro digitalizzate.

Nemesi e la smart factory: perché l’innovazione diventa centrale

La digitalizzazione, secondo Leonardo, non solo abilita l’automazione ma consente anche l’uso di Additive Manufacturing per attrezzature, riducendo tempi e costi. Ad esempio, è stato realizzato un attrezzo di 5 metri di lunghezza per la fusoliera ATR. Questa trasformazione digitale avrà un impatto positivo su tempi, costi e qualità, beneficiando anche la catena di fornitura che dovrà adattarsi ai nuovi standard produttivi secondo le proiezioni dell’azienda.

La combinazione di tecnologie e fattore umano sarà trasformativa per tutti gli ambiti organizzativi, richiedendo un significativo investimento formativo: Leonardo, infatti, ha dato il via ad un programma di corsi virtualizzati, collaborazioni con università e centri di ricerca, come i Leonardo Labs e l’Aerotech Campus di Pomigliano d’Arco, che saranno essenziali per preparare progettisti e operatori a diventare esperti digitali.

NEMESI, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, non riguarda solo l’automazione della produzione, ma anche la crescita delle competenze lungo l’intera filiera, coinvolgendo piccole e medie imprese e promuovendo la trasformazione digitale. È un progetto che va oltre la semplice automazione, mirando a una completa trasformazione digitale e a una nuova cultura industriale.

Redazione

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